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Kaori Furusawa

VIOLINO

Nazionalità: Giappone
Età: 26
Fase: Semifinale

Repertorio:
FASE UNO - SELEZIONE: P. de Sarasate, Introduzione e Tarantella, Op.43; F. Schubert, Sonata per violino e pianoforte D574, I. mov.; J. Sibelius, Concerto per violino in re minore op. 47, I.mov; A. Dvořák, Mazurek, op. 49

Kaori Furusawa è nata in Malesia nel 1998. Ha iniziato gli studi di violino all'età di 4 anni, imparando il violino in Cina, Malesia e Giappone.
Nel luglio del 2023 Kaori Furusawa ha ricevuto il 2° premio al Concorso musicale internazionale Ysaye a Liegi, in Belgio. Nel 2021 ha ricevuto il premio biennale Ana Chumachenco per talenti eccezionali alla Kronberg Academy of music Violin Masterclass. Nel 2019 ha vinto il premio del pubblico al 7° Concorso musicale internazionale di Sendai e il 3° premio al Concorso di violino Ibolyka Gyarfas.
Già da adolescente ha vinto il 2° premio sia al 67° Concorso musicale studentesco del Giappone che al 23° Japan Classical Music Association. Si è anche esibita come solista con l'Izumigo Festival Orchestra diretta dal Maestro Ken Takaseki alla Kioi Hall di Tokyo. Dal 2016 si esibisce nei suoi recital a Tokyo e in altre parti del Giappone e dell'Europa. Nel 2020 ha tenuto un recital all'ambasciata giapponese a Berlino. Dopo essersi diplomata alla Toho High School of Music come studentessa del Prof. Takayoshi Wanami nel 2017, ha studiato con il Prof. Mark Gothoni presso l'Università delle Arti di Berlino. Dopo essersi laureata all'Università delle Arti di Berlino con il massimo dei voti nel 2022, continua i suoi studi con la Sig.ra Byol Kang presso l'HfM Hanns Eisler di Berlino. Dal 2023 è accademica della Deutsches Symphonie Orchester di Berlino. È una borsista della Yamaha Music Foundation 2024. Ha frequentato masterclass con Regis Pasquier, Leonidas Kavakos, Edward Zienkowski, Werner Hink, Roland Daugareil, Gerard Poulet, Kolja Blacher, Gerhard Schulz, Salvatore Accardo. Ha studiato anche violino barocco con il Prof. Ryo Terakado e Kaori Toda, musica da camera con Nobuko Yamazaki Kazuhide Isomura, Prof. Eckart Runge, Vineta Sareika, Anthea Kreston e Gregor Sigl.

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